Psicologia dello sport e non solo in Libreria
Matteo SIMONE (Psicologo, Psicoterapeuta)
Il libro Psicologia dello sport e non solo
Argomenti trattati nel libro sono lo sport, la psicologia dello sport, la psicoterapia della Gestalt, la psicologia dell’emergenza, l’incontro con l’altro, la maratona, il doping.
E’ un libro tecnico ma anche divulgativo, per atleti professionisti ed amatori, praticanti sport individuali o di squadra; psicologi, studenti di psicologia, tecnici e staff medico di società sportive, famigliari di sportivi.
Si considerano gli obiettivi, le priorità. Quanto è importante lo sport nella tua vita? Cosa sei disposto a fare o a rinunciare per raggiungere i tuoi obiettivi? Cosa vuoi raggiungere in ordine prioritario e temporale e come? Cosa sei disposto a fare, a rinunciare, a sacrificare? Cosa devi evitare o devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi? Qual è il costo? Ne vale la pena?
La psicologia dello sport prevede anche un lavoro sulla corretta gestione dello stress che può comportare problemi in allenamento, quando i carichi di lavoro sono o sembrano eccesivi, o non si riesce a rispettare i programmi di allenamento o ci si sente inferiori rispetto agli altri amici di allenamento; lo stesso può riguardare anche la gara, la condotta di gara, il pre-gara, si può avere il timore di non riuscire, si può non credere sulle proprie capacità, si possono temere troppo gli avversari, si può essere troppo convinti di non riuscire, di riavere un infortunio; lo stress può anche essere relativo ai famigliari, ai componenti del team che possono avere pretese, possono fare pressione, possono non apprezzare, possono non premiare; lo stress può riguardare anche la gestione del successo, di quello che ne deriva, controlli antidoping, intrusione dei mass-media, contatti eccessivi degli sponsor, degli amici, delle richieste di conferma della prestazione; lo stress può riguardare il post carriera, il sentirsi finiti.
Cosa può succedere all’atleta infortunato?
Per l’atleta può essere un problema serio perché potrebbe essere necessario riposare e questo potrebbe causare una perdita dello stato di forma raggiunto, una non possibilità di migliorare le prestazioni, quindi si potrebbe diventare nervosi perché gli altri vanno più forti. L’atleta potrebbe essere disposto ad allenarsi anche con l’infortunio, con il dolore, non può rischiare di perdere la forma. Al limite, si fa ricorso ad antinfiammatori, al ghiaccio, si chiede ad altri se gli è successo la stessa cosa, l’atleta non è disposto a fermarsi per nessun motivo, se si rivolge ad un medico specialista generico gli viene detto di fermarsi, ma lui solitamente non lo fa, non è d’accordo, se si rivolge ad uno specialista dello sport gli viene detto: “non ti dico di fermarti, perché conosco voi sportivi, ma ti invito ad usare delle accortezze e a fare nel frattempo delle indagini cliniche”.
Se all’atleta non gli viene concessa l’idoneità all’attività agonistica, potrebbe essere disposto a fare carte false per partecipare a gare, l’atleta può essere presuntuoso, convinto di conoscersi bene, a volte l’atleta arriva a considerare che la sua vita è lo sport, e quindi non fare sport potrebbe significare non vivere.
Si può fare sport in modo più sano facendo attenzione a se stessi, al proprio organismo, ai segnali che ci invia, come i dolori.
Essendo maratoneta non potevo non parlare di maratona, un obiettivo che va maturando nel corso degli anni, ci si arriva a step, è importante la gradualità, l’impegno, l’adattamento progressivo.
Nella preparazione atletica è importante considerare la preparazione fisica, la preparazione nutrizionale, la preparazione mentale.
Un testo che parla di sport e psicologia non può trascurare il fenomeno DOPING, l’atleta fa continuamente delle scelte e rinunce, decide sui recuperi tra un allenamento ed un altro, sceglie integratori alimentari, fa dei lavori sempre più sostenuti ed a volte fa uso di sostanze, integratori proibiti per eccellere, per vincere nelle prestazioni sportive ma anche adolescenti fanno uso di doping per migliorare il loro aspetto esteriore.
Un capitolo è dedicato alla psicologia d’emergenza, descrivo l’esperienza come psicologo dell’emergenza in Abruzzo.
Insomma è un testo di lettura, divulgativo, un breve saggio che può dare degli spunti, indicazioni a persone qualificate, ma che può essere anche regalato ad amici, parenti.