Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico
(dal benessere alla prestazione ottimale)
Il mondo dello sport include diversi aspetti e tante sfaccettature, è un mondo assai complesso; infatti si parla di sport individuali, di squadra, aerobici (di resistenza), anaerobici (di potenza). Inoltre, contempla sia l’attività fisica come forma di benessere psico-fisico che di prevenzione come ad esempio il contrastare l’ipertensione e la colesterolemia.
Lo sport riguarda anche le competizioni agonistiche e quindi tutto ciò che comprende la prestazione (performance). Ne sono argomentazioni a riguardo, il raggiungimento della prestazione ottimale (peak performance), es. i record dei campioni, lo sperimentare il Flow, considerato come uno stato alterato di coscienza dove tutto funziona alla perfezione.
Sono trattate le difficoltà, i disagi dell’atleta, che possono essere di natura emotiva, di attivazione ottimale, di bassa autostima, di affollamento a livello mentale di pensieri disturbanti, e, per finire di natura relazionale, cioè relativi ad una figura professionale che gravita attorno al mondo dell’atleta.
Si considerano gli obiettivi, le priorità: Obiettivi di chi? Dell’atleta, della squadra. Quanto nella tua vita è importante lo sport? Cosa sei disposto a fare o a rinunciare per raggiungere i tuoi obiettivi?
La psicologia dello sport prevede anche un lavoro sulla corretta gestione dello stress, si può avere il timore di non riuscire, si può non credere sulle proprie capacità, si possono temere troppo gli avversari, di riavere un infortunio; lo stress può anche essere relativo ai famigliari, ai componenti del team che possono avere pretese, fare pressione, non apprezzare, non premiare; lo stress può riguardare anche la gestione del successo, di quello che ne deriva, controlli antidoping, intrusione dei mass-media, contatti eccessivi degli sponsor, degli amici, richieste di conferma della prestazione.
Vengono illustrati l’approccio, le metodiche e le tecniche per l’incremento della performance sportiva e per il migliorare della prestazione attraverso l’ “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” (EMDR), in particolare prevedendo un lavoro sullo sviluppo e l’istallazione delle risorse dell’atleta in vista di una prestazione di picco.
Si prosegue con l’illustrare alcuni Personaggi ed in particolare si riportano l’intervista ad un ultramaratoneta ed alcune testimonianza relative a campioni.
Un testo che parla di sport e psicologia non può trascurare il fenomeno Doping, spaziando dalle cause del doping secondo la Commissione Antidoping del CONI alle problematiche relative all’età giovanile riportando i fattori di rischio nell’assunzione di sostanze dopanti e comportamenti nocivi di controllo del peso a causa dell’insoddisfazione del corpo.
Oltre alla psicologia dello sport il testo si conclude con una visione del mondo al di là dell’ordinario.